Il 1917 in Toscana

Proteste e conflitti sociali

Roberto Bianchi, Andrea Ventura (a cura di)

Volume Il prezzo originale era: 18,00€.Il prezzo attuale è: 17,10€.

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Informazioni tecniche

ISBN
978-88-6995-599-0
Caratteristiche
2019 • 15x21 cm • 224 pagine • brossura con bandelle
Numero collana
16

Descrizione

Il 1917 fu un anno di svolta per la Grande Guerra. Scandito dalle rivoluzioni in Russia, dall’intervento nel conflitto di nuovi paesi, da Caporetto, crisi alimentari, insubordinazioni e tumulti, anche per la storia della Toscana il 1917 fu l’inizio di un ciclo di proteste e rivolte che si sarebbe concluso nel dopoguerra.

Emersero nella scena pubblica nuovi attori e ideali capaci di incidere sui rapporti tra Stato e società in una fase cruciale dell’età contemporanea. Nelle diverse Toscane, mezzadrili, urbane o minerarie, dalla costa agli Appennini, dalle grandi città ai borghi sparsi, riemersero antiche forme della protesta intrecciate con pratiche di lotta inedite, mentre altri centri sembravano restare immobili.

Il volume ricostruisce queste vicende, fornisce un contributo inedito su temi spesso dimenticati e mette in rilievo culture, pratiche politiche, ideologie, relazioni sociali, linguaggi che segnarono l’ingresso della Toscana nel Novecento.

 

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Leggi l’articolo “Bianchi e Ventura raccontano la Grande Guerra” su La Nazione del 19 giugno 2019

Roberto Bianchi (1966) insegna storia contemporanea all’Università di Firenze. Membro della direzione di «Passato e presente» e vicepresidente dell’ISRT, si occupa di storia sociale e politica del Novecento. Per Pacini, nel 2018 ha curato il volume La Grande Guerra lontano dal fronte. Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa 1914-1918 per Pacini Editore.
Andrea Ventura (1983) è assegnista di ricerca e docente a contratto in storia contemporanea all’Università di Pisa. Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Lucca, si occupa di storia della conflittualità sociale, di fascismo, di antifascismo, di Resistenza e della memoria pubblica della seconda guerra mondiale.

 

 

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