
Pratiche di liberazione
Il manicomio di Arezzo negli anni di Agostino Pirella (1971-1978)
Volume 22,80€
Informazioni tecniche
Descrizione
Negli anni Settanta del Novecento, sulla scia delle trasformazioni avviate da Franco Basaglia a Gorizia e poi a Trieste, prese avvio il processo di dismissione dell’ospedale psichiatrico di Arezzo. A guidarlo furono Agostino Pirella, importante esponente del movimento di psichiatria anti-istituzionale, e i suoi collaboratori, chiamati da un’amministrazione provinciale, a maggioranza comunista e socialista, che credeva nella necessità di una riforma profonda del sistema assistenziale.
Tramite una pluralità di fonti archivistiche e orali, questo volume analizza le specificità della vicenda aretina: le teorie e le pratiche che la animarono, il vissuto dei suoi protagonisti, il rapporto con il territorio, le domande e le contraddizioni che ha lasciato aperte.
In un percorso che incrocia storia e memoria, escono valorizzati i tanti soggetti (medici, infermieri, pazienti, amministratori, giornali) di quell’esperienza: una molteplicità di voci la cui analisi si rivela necessaria per comprendere la complessità di una delle realtà più radicali e avanzate di trasformazione dell’assistenza psichiatrica.
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Caterina Pesce
Si è laureata all’Università di Siena e ha conseguito il dottorato di ricerca in Studi storici, geografici e antropologici presso l’Università degli studi di Padova. Attualmente è insegnante di sostegno nella scuola secondaria di II grado.