Progettare beni comuni

Da vuoti urbani a luoghi della comunità
Il progetto del Giardino Marco Adolfo Boroli nel quartiere Sant’Andrea a Novara

Paolo Cottino, Alice Franchina

Volume 18,00

Quantità:

Informazioni tecniche

ISBN
978-88-6995-813-7
Caratteristiche
2021 • 20x20 cm • 144 pagine • 150 immagini • brossura con bandelle
Collana

Descrizione

Gli spazi outdoor svolgono un ruolo fondamentale per garantire la qualità della vita urbana e le opportunità di aggregazione sociale nella città, a maggior ragione nella fase post pandemica.

La riqualificazione di aree e spazi urbani degradati diffusi nel territorio offre da questo punto di vista una straordinaria opportunità per creare nuovi luoghi all’aperto a disposizione della comunità, a condizione di occuparsi di organizzarne gli usi collettivi.

Il design sociale è infatti una componente fondamentale degli interventi di rigenerazione, da integrare alla progettazione fisica.

La metodologia progettuale applicata da KCity a Novara nell’ambito di un intervento promosso dalla Fondazione De Agostini e restituita in questo volume, ha guidato le realtà del territorio in tutte le fasi del processo di concreta organizzazione della trasformazione di uno spazio inutilizzato in un bene comune: muovendo dalle analisi e dalla ideazione verso la co-progettazione delle soluzioni di fattibilità e la prima sperimentazione della gestione collaborativa, il percorso si offre come possibile modello replicabile per iniziative di rigenerazione ad elevato impatto sociale.

 

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Leggi la recensione di Ianira Vassallo su «Labsus-Laboratorio per la sussidiarietà»

 

 

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La Fondazione De Agostini è una fondazione d’impresa nata nel 2007 dalla volontà delle famiglie Boroli e Drago di restituire alla collettività parte del valore aggiunto generato dalle attività imprenditoriali del Gruppo De Agostini. Opera principalmente in ambito sociale, per rispondere con concretezza ed efficacia ai bisogni delle persone con disabilità, con situazioni di fragilità o emarginazione e con una attenzione particolare alle giovani generazioni. La Fondazione De Agostini è presente principalmente sul territorio novarese e in Italia, ma anche a livello internazionale, ed è attiva in quattro ambiti principali: Disabilità, Educazione e Formazione, Inclusione sociale ed Emergenze.

Il quartiere Sant’Andrea è il primo quartiere operaio di Novara, sviluppato tra due rami della ferrovia a nord della città. Seppur non lontano dal centro, la conformazione fisica, le dinamiche di de-industrializzazione e i cambiamenti demografici degli ultimi trent’anni lo hanno reso un quartiere percepito come anziano, povero, isolato, costellato di molti spazi pubblici inutilizzati e tante aree dismesse, costruite e non. Nel 2017 la Fondazione De Agostini, di concerto con l’Amministrazione Comunale e avvalendosi del supporto di KCity, ha avviato un percorso di rigenerazione del quartiere a partire dalla realizzazione di un nuovo parco in un’area pubblica inedificata, che ha portato alla realizzazione del «Giardino Marco Adolfo Boroli» e alla firma del primo Patto di collaborazione a Novara, mirato alla gestione condivisa del giardino come bene comune.

 

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KCity è una società specializzata nel design strategico per la rigenerazione urbana, attiva dal 2009 a supporto della ideazione, programmazione e gestione di iniziative integrate di sviluppo sociale del territorio. www.kcity.it
Paolo Cottino, urbanista e policy designer, PhD in Pianificazione e Politiche Pubbliche del territorio, è socio fondatore e direttore tecnico di KCity. Professore universitario abilitato all’insegnamento della Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale, ha svolto per un decennio attività di ricerca e insegnamento al Politecnico di Milano. Riconosciuto dal MIBACT esperto nazionale di city making, è anche membro del consiglio direttivo della Associazione Aree Urbane Dismesse e delegato del presidente per la rigenerazione urbana. Già autore di diversi saggi e pubblicazioni tra cui Competenze possibili (Jaca book, 2009), Attivare risorse nelle periferie (Franco Angeli, 2009), La città imprevista (Eleuthera, 2003 e 2014), per questa stessa collana è autore con Dario Domante di Innescare la rigenerazione, 2017.
Alice Franchina, architetta specializzata in progettazione del paesaggio, ha conseguito il dottorato in Pianificazione Urbana e Territoriale con una tesi sui servizi ecosistemici nella pianificazione e delle politiche urbane, in particolare sulla valutazione del Green Living Spaces Plan di Birmingham (Università degli Studi di Palermo e Birmingham City University). Ha maturato diverse esperienze di ricerca-azione collaborativa e possiede una specializzazione in progettazione europea. Senior Project Manager di KCity, ha approfondito con speciale attenzione i temi della valutazione dell’impatto sociale dei progetti di rigenerazione.

 

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