Binocolo di zucchero e sale
A pair of binoculars made of sugar and salt

Antonella De Nisco
Traduzione di Luca Manini

Volume Il prezzo originale era: 15,00€.Il prezzo attuale è: 14,25€.

Quantità:

Informazioni tecniche

ISBN
979-12-5486-339-8
Caratteristiche
2024 • 29,7x21 cm • 36 pagine • 15 immagini • cartonato
Collana

Descrizione

Binocolo di zucchero e sale rappresenta una riflessione approfondita sulla mia personale ricerca artistica. Questo libro illustrato costituisce un breve compendio poetico che traccia il percorso creativo di molte stagioni, incarnando quasi un rituale di passaggio, dove stoffe indossate e conservate disegnano immagini in volo: ho cucito insieme frammenti senza forzare conclusioni, aspirando a raggiungere una visione più nitida e serena.

Matilde Teggi ha gentilmente redatto la prefazione, mentre Luca Manini si è occupato della traduzione di questa pubblicazione. Essa rappresenta non solo la conclusione di un progetto creativo e metaforico, ma anche un’esplorazione concreta e concettuale. L’immagine di copertina, un’incisione ad acquaforte, è stata appositamente realizzata con la tecnica dello zucchero e sale durante la mia residenza presso la Galleria Toller Gravura di Malaga.

La ‘maniera al sale o zucchero è un processo che corrode la superficie della lastra creando piccole asperità e producendo effetti speciali di granitura con varie intensità. Mi piace pensare che questo processo rifletta la giusta dose di corrosione, sufficiente a non eliminare lo zucchero e il sale dalla nostra vita.

Antonella De Nisco

 

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«Binocolo di zucchero e sale è un progetto di sintesi artistica e personale. Una narrazione attraverso immagini e parole, schizzate, incise e cucite come resoconto di un percorso di vita.

Le stagioni dell’anno sono metafora delle stagioni di una vita e di un processo artistico, fatti di gioie, dolori e sperimentazioni sul territorio, con l’aiuto di materiali, supporti e tecniche tanto amate e rimaneggiate.

Inverno è attesa di germogliare;

primavera è curiosità;

estate è movimento;

autunno è sintesi, metamorfosi: Stella Polare.

Il binocolo è, per Antonella De Nisco, un oggetto (im)materiale, studiato, immaginato e costruito per osservare, spiare, contemplare il territorio che tutti abitiamo. Un’operazione di ricerca artistica che assume una prospettiva sociale e civile di indagine sul paesaggio, inteso come primo bene culturale da conoscere, frequentare e tutelare. Avere cura del paesaggio non significa musealizzarlo e imbalsamarlo, ma far sorgere legami sociali e suscitare processi di identificazione…»

Matilde Teggi

 

«A pair of binoculars made of sugar and salt is a project involving an artistic and personal synthesis. It is a narration through images and words, which are sketched, engraved and sewn as an account of a life journey.

The seasons of the year are a metaphor for the seasons of a life and an artistic process, made up of joys, pains and experiments carried out in the surrounding territory, with the help of much loved and reworked materials, supports and techniques.

Winter is waiting for something to sprout;

spring is curiosity;

summer is movement;

autumn is synthesis, metamorphosis: it is the North Star.

For Antonella De Nisco, a pair of binoculars are an (im)material object, studied, imagined and built to observe, spy on and contemplate the territory we all inhabit. It is an operation of artistic research that takes on a social and civil perspective of investigation in the landscape, which is meant as the first cultural resource to be known, haunted and protected. Taking care of the landscape does not mean turning it into a museum and embalming it, but giving rise to social ties and arousing processes of identification…»

Matilde Teggi

 

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Antonella De Nisco

Antonella De Nisco vive a Reggio Emilia. Laureata in Storia dell’Arte (Università di Parma) e diplomata in Pittura (Accademia di Belle Arti di Bologna), ha seguito corsi nell’ambito dell’Alta Formazione in Didattica Laboratoriale (Università di Bologna). L’artista affianca alle attività espositive collaborazioni in progetti, installazioni, eventi, lezioni, pubblicazioni e docenza di storia dell’arte. È autrice di articoli/ricerche sulla didattica dell’arte; con l’architetto Giorgio Teggi, ha teorizzato “Per un’arte clandestina”, continuandoa praticarla nell’ideazione di progetti sperimentali e di ricerca artistica; insieme, hanno fondato l’Associazione LAAI (Laboratorio di Arte Ambientale Itinerante) che interviene negli spazi della quotidianità attraverso installazioni territoriali, con lo scopo di produrre “luoghi di sosta” che possano creare riposo, riparo e cura, oltre a condurre a fruizioni simboliche/poetiche. Collabora con la Scuola di Paesaggio Emilio Sereni (Museo Cervi, Gattatico, Reggio Emilia). Svolge attività creative con scuole, comuni, musei, teatri, intervenendo in mostre e installazioni site-specific in luoghi naturali: giardini, parchi, aree urbane, museali o di margine.

 

Antonella De Nisco lives in Reggio Emilia. She has a degree in Art History (University of Parma) and a diploma in Painting (Bologna Academy of Fine Arts); she has followed courses in the field of Advanced Training in Laboratory Didactics (University of Bologna). The artist organizes exhibitions and collaborate on projects, installations, events, lessons, and publications; she also teaches art history. She is the author of articles dealing with art education; together with Architect Giorgio Teggi, she has developed the theory of “For a clandestine art”,and she continues to practice it by conceiving experimental projects and artistic research; She and Mr Teggi have founded the LAAI Association (Itinerant Environmental Art Laboratory), which intervenes in the spaces of everyday life through territorial installations, whose aim is creating “resting places” that can give rest, shelter and care, as well as lead to symbolic uses. She collaborates with the Emilio Sereni Landscape School (Museo Cervi, Gattatico, Reggio Emilia). She carries out creative activities with schools, municipalities, museums, theatres, intervening in site-specific exhibitions and installations in natural places: gardens, parks, urbanareas, museums or b oundaries

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