L’impressionismo giuridico
Artisti e giuristi nella Francia dell'Ottocento
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Informazioni tecniche
Descrizione
Nella Francia della Terza Repubblica si realizza compiutamente il superamento degli schemi classici nella pittura, nella scultura, nella letteratura e nella poesia, ed a tale fenomeno viene dato, con particolare riguardo alle arti figurative, il nome di impressionismo.
Anche il diritto partecipa a questa esperienza superando l’interpretazione letterale del codice civile (la cosiddetta ‘scuola dell’esegesi’) e proponendo nuove forme ermeneutiche come l’interpretazione storica, sociologica, comparatistica.
Questa tendenza, grazie ai suoi principali maestri, Raymond Saleilles e François Gény, si caratterizza per un approccio che afferma e favorisce la libertà del giurista ed il suo affrancamento dal testo della legge e che, per le significative assonanze con l’impressionismo, può ben essere definito come impressionismo giuridico.
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Fabrizio Marinelli è professore ordinario di diritto privato nell’Università dell’Aquila, dove insegna anche la storia del diritto moderno. Presidente della Deputazione abruzzese di storia patria. Direttore della collana Assetti fondiari collettivi è autore e curatore di manuali tra cui «Diritto privato dell’economia» (IV ed., Torino, 2020), «Lineamenti di diritto sanitario» (Pisa, 2016), e codici, quali (unitamente a Maria Cristina Cervale) il «Codice civile e leggi dell’impresa» (III ed., Pisa, 2020) e il «Codice degli usi civici e dei domini collettivi» (Pisa, 2019). Tra i suoi libri «Il tipo e l’appalto» (Padova, 1996); «La cultura del Code civil. Un profilo storico» (Padova, 2004); «Gli itinerari del codice civile» (III ed., Milano, 2008); «Scienza e storia del diritto civile» (Roma-Bari, 2009); «Miti e riti della proprietà» (L’Aquila, 2011); «Gli usi civici» (II ed., Milano, 2013); «Le regole del gioco» (Milano, 2014); «Cultura giuridica e identità europea» (Torino, 2020). Per i nostri tipi «Un’altra proprietà, Usi civici, assetti fondiari collettivi, beni comuni» (II ed., Pisa, 2018), «Giuristi d’Abruzzo» (Pisa, 2019), «Il diritto altrove» (Pisa, 2019).
La collana “Imago Iuris”raccoglie brevi saggi scritti da giuristi con la passione per l’arte, la mitologia e altre discipline umanistiche. In ciascun volume il diritto si lega indissolubilmente all’arte nelle più svariate sfaccettature: dalla pittura alla musica, alla letteratura, ai miti della storia antica.
Grazie agli intrecci interdisciplinari, questi volumi offrono spunti di vista inediti e i dialoghi tra i diversi mondi (il mondo del diritto e quello dell’arte) trasportano i lettori in un vivace e mutevole paesaggio culturale.
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