
Gli anni ’60 a Pisa
Il boom e il rock
Con un contributo di Alberto Mario Banti
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Descrizione
«Mentre nel mondo venti di guerra si alternano con momenti di distensione, le due superpotenze estendono la loro competizione alla Luna e dilaga, a tempo di rock, la rivolta generazionale e femminista, in Italia gli anni ’60 sono i mitici anni del Boom e della Dolce Vita.
I faticosi anni ’50 hanno creato il Miracolo Italiano, che, con ritmi di aumento del PIL (che oggi definiremmo cinesi) permette finalmente ad un paese, abituato alle ristrettezze e al risparmio, l’auto e la vacanza e anche consumi “voluttuari” che lo avvicinano ai modi di vita dei paesi più sviluppati. È dunque il boom della motorizzazione, delle vacanze e del divertimento. È l’inizio del consumismo con la diffusione dei supermercati; è anche però la rivoluzione del costume con l’avvento della minigonna e del bikini e la rivolta giovanile, mentre nella musica popolare un sottomarino giallo sostituisce una serenata celeste.
Questo turbine di cambiamento, che passa anche nella nostra città, fotografato da Luciano Frassi, è ancora presentato da Giuseppe Meucci e Stefano Renzoni con un contributo di Alberto Mario Banti.
Rimarginate le ferite della guerra, la città si rinnova, nascono il CEP e la nuova aerostazione; si aprono i primi supermercati, mentre le auto invadono disordinatamente strade e piazze di Pisa e di Tirrenia e sull’onda dello straordinario successo della “Dolce Vita” anche nei locali della costa compaiono i primi pudichi spogliarelli. Ci sono l’alluvione e il Pisa in serie A, il ’68 degli studenti e Paolo VI in Piazza del Duomo, ma anche i riflessi degli eventi che si svolgono nel Mondo come l’assassinio di Kennedy e la tragedia di Kindu che colpisce gravemente la città.»
Cosimo Bracci Torsi – Presidente Fondazione “Palazzo Blu”
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Giuseppe Meucci è giornalista e ha scritto per «La Nazione» e per «Il Corriere della Sera». È autore di molti libri su Pisa e il suo territorio.
Stefano Renzoni è docente di storia dell’arte presso il Liceo Classico Galilei di Pisa. Collabora da molti anni con la Fondazione Pisa e Palazzo Blu per l’organizzazione di mostre. I suoi interessi scientifici vertono nello studio della pittura e scultura toscana dal Settecento all’inizio del Novecento.
Alberto Mario Banti è docente di Storia Contemporanea all’Università di Pisa e autore del libro Wonderland. La cultura di massa da Walt Diseny ai Pink Floyd.
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