Il dito medio di Romina… cambiare è possibile

Franco Luigi Falorni (a cura di)

Volume 11,40

Quantità:

Informazioni tecniche

ISBN
979-12-5486-097-7
Caratteristiche
2022 • 15x21 cm • 152 pagine • 24 immagini • brossura con bandelle

Descrizione

«Sappiamo bene che anche una “struttura” architettonicamente all’avanguardia e tecnicamente perfetta, sarebbe pur sempre una realtà senza anima, se non quando sia abitata da persone autentiche e sensibili, e che proprio le persone fanno la differenza tra uno spazio “amorfo e freddo” e un ambiente che diventa casa e famiglia “umanamente caldo” e “cristianamente gioioso”.

L’augurio cordiale è che questo, sempre più si verifichi anche nelle “strutture” della Fondazione Maffi attraverso quanti le abitano e le vivono quotidianamente, nello spirito di quella familiarità che non è mai scontata e che ha bisogno di crescere e di fruttificare per il bene delle sorelle e dei fratelli preziosi, e degli altrettanto preziosi operatori e operatrici».

Giovanni Paolo Benotto,Arcivescovo di Pisa

 

**********************************

 

«Grazie Franco.Grazie per le riflessioni e le testimonianze raccolte che offri alla nostra meditazione: è possibile cambiare, non semplicemente per sopravvivere, ma per migliorare nel servizio alla persona e alle sue fragilità. Franco Falorni, presidente della Fondazione Cardinal Maffi e consigliere nazionale Uneba, l’associazione più longeva e rappresentativa del settore sociosanitario, conosce bene le Rsa, i centri diurni e le residenze per disabili perché, con altri amministratori e operatori, ha vissuto nei mesi drammatici della pandemia enormi difficoltà, affrontate in solitudine per le mancate e insufficienti risposte delle Regioni e dello Stato.

Il mondo del no profit e le opere assistenziali di ispirazione cristiana hanno nei decenni e nei secoli garantito e continueranno a garantire risposte efficaci ai bisogni delle persone anziane e disabili.

E la Fondazione Cardinal Maffi si pone obiettivi e traguardi di sempre maggiore attenzione e di prossimità alle persone fragili».

Franco Massi, Presidente Uneba nazionale

 

***************************************

 

«BELLEZZA, BELLEZZA, BELLEZZA… CAMBIARE, come in un rosario sgranavo queste parole senza però capire bene come potessero essere reali.

Giravo per i reparti e non riuscivo a vedere quella bellezza, se non con la prima lettera minuscola, utile a un possibile cambiamento di umore, di scopo, di cuore. Come potevo vedere bellezza quando mi accostavo ad un ospite che giaceva da tempo su un letto dell’Aurora – l’Unità per Stati Vegetativi della Fondazione – oppure al Nucleo 3 di Collesalvetti, quando incontravo Rosa che vive in una stanza vuota con un materasso?

Come potevo al quinto reparto, sempre a Colle, quando mi avvicinavo a Romina, sopita o con gli occhi rivolti al cielo chiuso dal soffitto? Ed è proprio Romina la “responsabile” del mio cambiamento».

Il libro di Franco Falorni, da cui il brano sopra è tratto, è scritto a più mani, ed è una riflessione su come affrontare e valorizzare la fragilità.

Consta di quattro parti: itinerari; alcune storie; testimonianze; e un “cantiere” in progress… per pensare e operare con testa, mani, cuore.

 

Il ricavato della distribuzione del presente volume sarà destinato interamente al progetto di ampliamento del laboratorio di ceramica della Struttura di Collesalvetti.

 

Scarica l’indice del libro (53 kb)

 

Franco Luigi Falorni è un commercialista non convenzionale, che ama fare le bolle di sapone e indossare il naso rosso dei clown; che sa vedere i numeri vivi e che unisce il rigore amministrativo con la fantasia dell’imprenditore. Consulente delle farmacie italiane a livello locale e nazionale, docente di economia aziendale alla Facoltà di Farmacia di Pisa, formatore, scrittore e disegnatore. Presiede la Fondazione Casa Cardinale Maffi Onlus dal 2018, e da quel momento si è impegnato per far crescere ed evolvere un’istituzione che da 75 anni è al servizio della fragilità (anziani, disabili e persone con disabilità psichica) e del territorio.
Romina nasce a Livorno il 26 dicembre 1970, cresce nel quartiere Venezia con i fratelli Daniele ed Elena e i genitori Vinicio e Paola. Lascia la scuola alla fine della terza media poi lavora prima in un bar del mercato centrale e infine in un panificio. È una ragazza allegra e solare, appassionata di judo, amante del mare e fan di Eros Ramazzotti. Si sposa il 29 marzo del 1994 e il 5 luglio dello stesso anno subisce la rottura di un aneurisma cerebrale che le provoca una tetraparesi spastica. Dopo la fine del suo matrimonio, Romina rimane a vivere con i genitori e inizia il suo percorso di riabilitazione al Centro di Riabilitazione ambulatoriale della Fondazione Maffi a Collesalvetti (Li). Dall’11 luglio 2011, dopo la morte della madre, Romina vive nella Residenza Sanitaria per disabili della Fondazione Maffi a Collesalvetti.

 

.

Potrebbero interessarti anche...