
Il diritto altrove
Itinerari giuridici tra letteratura, arte e religione
Volume 14,25€
Informazioni tecniche
Descrizione
Il libro raccoglie sei saggi nei quali il diritto è declinato insieme alla letteratura, all’arte, alla religione, al teatro.
Nel primo sono descritti i rapporti tra Giuseppe Capograssi e Salvatore Satta, due giuristi le cui opere letterarie sono state scoperte solo dopo la loro morte; nel secondo e nel terzo si parla dell’influenza della religione su alcuni istituti giuridici come l’usura e del rilievo del perdono all’interno del rapporto tra diritto e giustizia.
Nel quarto si sviluppa l’idea di Paolo Grossi de L’invenzione del diritto, ovvero di un diritto che va ricercato ogni giorno nello svolgersi dell’esistenza; infine, nel quinto si racconta del giudizio intentato da Alessandro Manzoni all’editore Le Monnier che aveva ristampato I promessi sposi senza riconoscere i diritti d’autore e nel sesto viene illustrato il rilievo culturale di quel particolare fenomeno chiamato usi civici, che ben può definirsi un’altra proprietà
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Fabrizio Marinelli è professore ordinario di diritto privato nell’Università dell’Aquila, dove insegna anche la storia del diritto moderno. Direttore della collana «Assetti fondiari collettivi» è autore e curatore di manuali, tra cui «Diritto privato dell’economia» (terza ed., Torino, 2018),«Lineamenti di diritto sanitario» (Pisa, 2016), e codici, quali (unitamente a Maria Cristina Cervale) «il Codice civile e leggi dell’impresa» (Pisa, 2018) e il «Codice degli usi civici e dei domini collettivi» (Pisa, 2019). Tra i suoi libri «Il tipo e l’appalto» (Padova, 1996); «La cultura del code civil. Un profilo storico» (Padova, 2004); «Gli itinerari del codice civile» (terza ed., Milano, 2008); «Scienza e storia del diritto civile» (Roma-Bari, 2009); «Miti e riti della proprietà» (L’Aquila, 2011); «Gli usi civici» (seconda ed., Milano, 2013); «Le regole del gioco» (Milano, 2014); per i nostri tipi, «Un’altra proprietà» (Pisa, 2018) e «Giuristi d’Abruzzo» (Pisa, 2019).
La collana “Imago Iuris”raccoglie brevi saggi scritti da giuristi con la passione per l’arte, la mitologia e altre discipline umanistiche. In ciascun volume il diritto si lega indissolubilmente all’arte nelle più svariate sfaccettature: dalla pittura alla musica, alla letteratura, ai miti della storia antica.
Grazie agli intrecci interdisciplinari, questi volumi offrono spunti di vista inediti e i dialoghi tra i diversi mondi (il mondo del diritto e quello dell’arte) trasportano i lettori in un vivace e mutevole paesaggio culturale.