Ti presento Pisa: un libro per raccontare la nostra città ai più piccoli e non solo
Testi di Antonia Casini, Donatella Puliga. Illustrazioni di Sara Franci. Piccola Narrativa Pacini
Con Ti presento Pisa, scritto da Antonia Casini e Donatella Puliga e illustrato da Sara Franci, la fortunata collana dedicata alle più belle città d’arte approda a Pisa, per narrarne la storia, attraverso i personaggi che l’hanno vissuta, ma anche grazie a tante curiosità, filastrocche e ricette che raccontano l’essenza di un luogo.
Un libro pensato per i bambini “di ogni età” che vogliono fare ancora scoperte: dalla passione di Galileo Galilei alla prima donna laureata all’Ateneo pisano, dalla chiesa che racchiude un teatro agli animali fantastici.
«Con questo libro – dichiara Francesca Pacini, direttrice editoriale della casa editrice – finalmente la nostra città è protagonista di una fortunatissima serie di guide illustrate dedicate ai più giovani. Orgogliosa anche del team tutto al femminile, autrici e illustratrice, di questo e degli altri volumi della collana».
Le autrici – Antonia Casini e Donatella Puliga, la prima studentessa della seconda al liceo classico Galilei un po’ di anni fa – si sono divertite a osservare il territorio da vari punti di vista e con uno sguardo all’accessibilità.
La prof. Puliga racconta come è stato scrivere a quattro mani con una sua ex allieva.
È stata un’esperienza bellissima, che dice molto della possibilità che tra docenti e allievi si crei una relazione che supera gli anni e che germogli anche a distanza di tempo, a patto naturalmente che si siano gettati (e saputi raccogliere) buoni semi al momento opportuno. Vedere che il nostro rapporto è diventato generativo, perché abbiamo creduto alla possibilità di generare conoscenza anche nei più piccoli (perché da loro dobbiamo ripartire) è qualcosa che aiuta a guardare con speranza al futuro, a credere che ognuno può dare il suo contributo – diverso ma complementare a quello dell’altro e dell’altra – per trasmettere un messaggio di consapevolezza. A partire da quella della città in cui viviamo.
Si tratta di un libro per “bambini”, pensa però che sia una lettura adatta anche agli adulti e perché?
Penso che se gli adulti conoscessero Pisa come questo libro la propone ai ragazzi potremmo dirci molto soddisfatte. Perché tante sono le storie, i particolari, le curiosità che abbiamo raccontato in questa passeggiata ideale nella nostra città. Quindi è auspicabile che il libro venga letto anche dai “ grandi” , magari insieme ai ragazzi: tutti indistintamente potranno scoprire qualcosa che non conoscevano e uscire da questa lettura sicuramente – e con leggerezza- molto arricchiti.
Antonia, come avete lavorato per “scegliere” quali argomenti trattare, in una storia così ricca di tanti episodi e vicende quale quella della città di Pisa?
Abbiamo cercato di guardare la città con gli occhi dei bambini, come quelli di mia figlia e della nipote della prof. Puliga, a loro è dedicato Ti presento Pisa. Non raccontare tutto, ma ciò che ci incuriosisce, scavare fra le curiosità e letteralmente fra le strutture e i monumenti, dato che abbiamo parlato dei tre livelli su cui si è sviluppata Pisa. Una città nata in riva ai fiumi e al mare, cresciuta in altezza per difendersi e avvistare il nemico e che ha poi conservato un aspetto segreto e nascosto nei suoi sotterranei e rifugi. Abbiamo tentato di cogliere la sua essenza parlando anche di chi l’ha vissuta, i pisani (pure quelli di adozione) di ieri e di oggi. E, naturalmente, le pisane, a partire da Kinzica per arrivare ad Artemisia Gentileschi, da Eleonora di Toledo, alla prima laureata, Cornelia Fabri.
ll libro è pieno di curiosità, filastrocche e perfino ricette, che costituiscono in qualche modo di una traccia di lettura parallela alla narrazione principale.
Ancora Antonia.
I libri per bambini sono oggi molto movimentati rispetto a quelli del passato che erano lineari, imitano un po’ il mondo della rete con vari richiami e rimandi tra parti diverse del testo. Inoltre, con questa struttura, speriamo di rivolgerci a diverse fasce di età. Le filastrocche sono dedicate ai più piccoli, perché immediate, le curiosità soprattutto ai bambini degli ultimi anni delle elementari e la narrazione principale anche a chi è un po’ più grande. Ci sono poi i disegni, che non sono semplicemente di supporto alla trama, ma l’arricchiscono perché raccontano loro stessi una storia. I personaggi – Galilei, Garibaldi, Viviani, ma anche persone comuni che hanno fatto la storia della città – parlano così attraverso le pagine.
A proposito dei disegni di Sara Franci: sono piccoli mondi pieni di poesia, che aiutano il lettore ad attraversare i secoli e le leggende conoscendo pirati, prìncipi, fantasmi e persino una strega. Una passeggiata in centro, e non solo, dalle origini ai giorni nostri con i colori e i sapori di un luogo da amare.
Sara, è stato difficile illustrare Pisa, una città certo meno nota della “sua” Firenze?
Illustrare Pisa è stato un bellissimo viaggio di scoperta. Per le parti realistiche mi sono affidata ad Antonia, parlandoci quasi ogni giorno per telefono, lei è stata “i miei occhi” e la sua disponibilità ha reso tutto più semplice. Poi ho aggiunto il mio contributo attraverso tanta ricerca e immaginazione. Mi sono tuffata in ogni tavola con l’intento di ricostruire atmosfere del passato e del presente e cercando di dare a ogni tavola una sua energia e emozione, per riuscire a coinvolgere i lettori.
Quale è stato il soggetto, e quindi il disegno, che l’ha maggiormente colpita?
In generale amo molto disegnare la natura, gli animali e i volti umani. In questo caso i miei preferiti sono stati Galileo Galilei, Artemisia Gentileschi e i pavoni del Giardino Scotto.
In ogni caso tutte le tavole mi hanno appassionata molto.
Non ci resta che augurare buona lettura e buon viaggio a tutti i bambini di ogni età che si divertiranno a scoprire una città dai tanti aspetti e dalle mille storie, spaziando dal mare, all’arte e, perfino, alla cucina.