Il Diritto dei trasporti costituisce un’area dell’ordinamento giuridico generale, unificata dall’esistenza di princìpi propri, il cui oggetto è costituito dal trasporto inteso in senso ampio, finalizzato al trasferimento di persone o di cose da un luogo ad un altro, nonché al compimento di altre attività aventi rilevanza economica.
Esso è comprensivo di tutti i rapporti riconnessi ed accessori al trasporto, privatistici e pubblicistici, coinvolgenti la fenomenica dei contratti di utilizzazione del mezzo di trasporto, delle responsabilità, delle infrastrutture, delle attività imprenditoriali, dell’organizzazione amministrativa, delle figure soggettive e delle potestà pubbliche, della sicurezza: in una parola, il complesso delle norme giuridiche relative alla materia del trasporto.
Si riferisce al trasporto con qualunque mezzo e in qualunque ambiente effettuato: terrestre (stradale, ferroviario, a fune), marittimo, aereo. Si caratterizza, oltre che per
la specialità e per la contemporanea presenza di interessi di natura privatistica e di interessi di natura pubblicistica, per la forte vocazione all’internazionalismo e per la spiccata tendenza all’uniformità normativa nello scenario dell’Unione Europea e mondiale, a livello legislativo e pattizio.
Fondamentale è, in esso, l’apporto dato dalla pratica, nella quale si sperimentano e si affermano le regole nuove, che vivono nella realtà concreta quotidiana sotto forma di moduli e clausole standardizzati a livello mondiale, di usi mercantili, di prassi operative e interpretative uniformi.
Ai molteplici profili di Diritto dei trasporti è dedicata l’attenzione della presente Collana, che si propone di concorrere allao studio e allo sviluppo del medesimo attraverso il contributo di scienza e di esperienza dei giuristi, dei giovani studiosi, dei professionisti e degli operatori del settore.